Chi e' che non ci conosce? Chi e' che non sa' chi siamo? Chi e' che non sa' che siamo in Erasmus in Portogallo (o a Bonn o a Parigi)? Ok, e' vero nessuno. Pero' noi abbiamo deciso di informarvi sulle nostre attivita' portoghesi (tedesche, parigine)... Lo sappiamo che non fe ne frega un cazzo ma oramai e' cosi' e dovete accettare la nostra decisione! AH AH AH! (Risata pseudo sardonio-satirica) Benzão, Darião, Antonien e Michelle

quinta-feira, dezembro 23, 2004

2005

Cari dispersi....torno anche io su questo amato blog dopo ormai tanto tempo...perdonate la mia assenza ma ho avuto un periodo di perdita di fantasia...presa da mille avventure e da mille pensieri ho avuto un blocco mostruoso, il cervello fuso, la mente piena e stanca e poco lucida per raccontare e per raccontarmi...ma adesso sono decisamente in grande forma, carica, stracolma di cose da raccontare, ho avuto una grande illuminazione sull'aereo per tornare in patria, vedendo un tramonto tedesco-francese, e avendo modo di restare da sola per un po' e tutto questo ha fatto davvero bene alla mia serenità mentale!! Certa di non poter recuperare tutto, vi faccio un riassunto breve breve di sensazioni che ho avuto durante questo periodo molto bello, stressante si, ma intenso...credo sia la prima volta che nella mia vita che non rifletto da sola più di mezz'ora al giorno e capite che cosa vuoldire??non avere mezz'ora di tempo per dedicare a se stessi e ai vostri pensieri...un delirio!!!
questo periodo è stato una vera prova di forza...non ho staccato la spina un attimo, non sono stata ferma cinque minuti...ho fatto quattro traslochi in tre mesi, ho imparato una lingua in tre mesi, ho conosciuto una cultura e un paese in tre mesi, duecento persone in tre mesi, la sopravvivenza in tre mesi, il significato e il valore di alcune cose che ho dato sempre per scontate in tre mesi, ho imparato a vivere con realtà assolutamente diverse e a volte incomprensibili, in tre mesi...ho capito insomma di esser3e parte di un mondo in cui tutto non gira intorno a me, anzi sono io che giro e giro e giro contrinuamente intorno a lui..un mondo anzi in cui è necessario tirare fuori tutto quello che si ha, anche quello che si tiene nascosto e che mai avrei pensato di tirare fuori!!!
torno a roma e scopro che qui tutto è rimasto come prima...tutto immobile..che io invece ho fatto un immenso movimento,che mi sono girata su me stessa mille volte, rotazioni su rotazioni, e qui, nella pace della mia camera, dove ho trovato tutto come prima, dove ho staccato tutti i circuiti elettrici e le frequenze ad alta tensione, ascolto un grande silenzio che mi entra nelle ossa, nel petto, nella mente...piacevole sensazione...a volte se ne capisce l'importanza solo quando lo si perde...e sono immensamente felice di questo...una grande serenità mi riempe l'anima...giusto equilibrio che non si trova mai...ecco cosa avevo dimenticato qui...mi ricordavo che c'era una cosa importante che avevo lasciato...
e dunque dunque il Brasile mi ha fatto ricordare questo..piango commossa a questa pace interiore che mi hanno dato i miei amici tornati da questo lungo viaggio..piango commossa ad un sorriso di un bambino che non vedevo l'ora di vedere(parentesi mio nipote è uno spettacolo!!), per l'albero di natale che ho messo dentro casa, per notredame,, per le persone che ho conosciuto e i miei amici che ho rivisto dopo tanto tempo,per il corso di batuka,per lo stage al louvre,insomma tutto questo per dirvi che sto crescendo...che sono felice di condividere questa emozione ogni giorno!!!!! che non vedo l'ora di vedervi per raccontarci e raccontarmi...passate buone feste amici e vivete questa esperienza con tutto quello che potete dare e da cui potete prendere... questo 2005 è nelle nostre mani...lo sento...è il mio desiderio che ho espresso per noi che abbiamo avuto la fortuna di viverla..
sognando...
michela

quarta-feira, dezembro 22, 2004

Il ritorno

Signori e signori si ritorna!
anche io tra poco tocchero' nuovamente il suolo italico dell'aereoporto romano di Fiumicino
per la gioia di tutti e di nessuno.
Si conclude domattina alle 12,45 la prima trance della mia esperienza erasmus.
Ritorno il 19 gennaio.
Mi dispiace di non essere riuscito a salutare Darião, ma, ahimé!, il fato non ha voluto (e non solo il fato, anche un'altra cosa che si chiama Dio denaro...).
Ci rivedremo presto.
Orario di arrivo previsto: ore 21:45. Chissá magari pure prima.

Un saluto a tutti
Buon Natale e Felice Anno nuovo
Até Janeiro!

sexta-feira, dezembro 17, 2004

no, non puoi

non puoi postare tu, che non ne hai la stoffa; non possiedi le parole
che si sdrumano
fra i sassi
che tu
ben conosci
bagnati da nuvole
azzurre
coem la nostra tristezza
che va
negli occhi
di chi fissiamo
cercando
di colpire
un cor gentile,
ignorante
e sempre
andante.

per ora, senza nome

Due corpi duri
è questo che chiamano
non è più amore
Un corpo pallido
ritrae a se
lacrime;
e sgorgano via
nei segni indelebili
di racconti tristi
di storie messe via
e finite
come un’acqua e anice,
già!

Una stanza,
in un albergo;
se si è viaggiato
non importa
via con la fantasia
che naviga
un espressione vaga ed incerta
con la chiave in mano
mentre fuori,
fra poco
sarà amore
nel ritornare
e baciare
e mentire
come sempre
come solo si deve.
Luna di marmellata
fingere
sotto le spoglie
di reliquie sacramenti
stelle e cielo
piangono
come il viso
di chi sa
che l’amore
è un’altra cosa.

quinta-feira, dezembro 16, 2004

Posta tu che posto io (sempre)....

Posto ancora una volta su queste pagine per proporvi una linda composição de fotografias creata da Marta, una mia amica catalana (che per la cronaca e' quella nella foto con me e pilar). La composição riguarda il jantar italo-spagnolo con intrusione polacca, ma c'e' un perche'!:
I catalani in spagna sono anche chiamati polacchi(!) dai non catalani, in quanto secondo la loro modesta opinione non si capirebbe un ciufolo di quello che dicono quando parlano nel loro diletto (ma io li capisco meglio di chi parla castigliano, ndr). Pronto! Durante suddetta cena mi sono distinto nella preparazione di una trentina di genuini e ricchi supplí, che a quanto apre sono piaciuti molto (narra la leggenda che una catalana se ne sia conservato uno per la colazione del giorno dopo, ma io non ci credo tanto...). Per il resto cena piacevole e altrettanto piacevole post-cena. Mi fermo qui, ho fame e voglio andare a mangiare!

Baci a tutti!




PS: dimenticavo di aggiungere che anche Chema si e' distinto cucinando una maestoso (ma non nelle proporzioni) "Polpo a la feira"! Divino!

quarta-feira, dezembro 15, 2004

I mostri

Miei cari compagni, oggi faccio il pieno, che fuori fa freddo, dovrei uscire, e non mi va.
I mostri aleggiano sul mio viso. Sono bellissimo come sempre. Ma non posso farmi la barba. L´ho tagliata venerdí scorso. Ok, non é lunga. Anzi. Ma vorrei ricrescermela, ma aspetto di tornare qui, dall´Italia se no sai che rottura i miei. E poi ho un erpers sul labbro, dovuto allo stress di questo perdio. Non faccio un cazzo dalla mattina alle sera, come sempre, ma sono tremendamente stressato. Ed in piu´son nuovamente raffreddato. Uffa. Dopo i primi due mesi passati con un male dolente alla gola, ora ritorna anche il raffreddore. E poi, altro visitatore insolito, un qualcosa che non so che sia, Manco un cellerino che vien gentilmente a brandire il suo sfollagente su di me. Ufff, ufff, ufff. Ed in piu´ci son qualche brufolo. Che il sesso, parafrasando il compianto (ma non per me![era di AN, ndr]) onorevole Tatarella, é tutta un´altra ccosa!
A presto, ora vado, che devo far spese,
tccusss, che non so come si scrive!

E che cazzo!!!!

Ma vaff...
Scusate, ma alla forma ci tengo, e non riesco a raddrizzare questo maleddettiso posto. Uffa!!!
Mediomen aiutami tu!!!!

La non Buona Novella

Capita alle volte che ci si voglia, o debba, sfogare per qulcosa del quale non ne capiabo il bisogno. Non ne capiamo l'origine, e la ragione. Avviene dunque che in testa per secondi vari si mastica l'incipit. E che per sfogarsi, poi, basti anche poco. Un foglio di carta e una penna sarebbero piu' che necessari. Ma il capir dopo cosa risulta un'impresa titanica. Mentre accanto a me, sempre nella bibiolteca di Jura, c'è qualcuno che guarda le donne nude, è a questo che voglio arrivare. L'esser nudi e generare, dal frutto perduto e amaro, un tormento vago e lungo che si protrae per l'eternità. Ma lei non saprá mai chi tu sia. E ti capita di vederla, per la seconda volta, soltanto in fotografia. Ma lei é giá grande. Sui tre anni circa. E pensi che sia bella. Che non sia tua. Che soltanto sia madre, che è lei che l'ha cresciuta. E parlo di un pensiero amaro. Come già scritto. Un pensiero andato. Nel tempo perduto, ed usato a noia. Sprecato con l'inutile senza dovizia. Facendo muscoli sulle tastiere dure e vecchie. Pensando al gelo che si ha di fuori. E dover uscire comporta un obblogo al quale ci si deve attenere, per non morire in spazi privi d'aria. Ed asserire ai compiti natalizi. Ma i più non capiranno. E non potranno mai. Che la storia gli é ignota, e di una figlia, non hai mai sentito. E cosí rimane. E sará un mistero, novizia invernale, primizia infantile.

Tardamente

Amori mie. Ci siete? Non siete scomparsi, vero?
Inizio recuperando. Il Magnifico Onnipotente sará a Roma domenica 19 dicembre, fino a martedí 21 dicembre. Ce sarete, o no? Tenteró di organizzare una cena da Betto & Mary per il lunedí infrastante. Vedremo.
Comunque, sono nella biblioteca della facoltá di Jura. Appena mi sará possibile rivedró questo articolo dagli errori ortografici dovuti all´uso di tastiere crucche.
Comunque. Circa una settimana fa, ero nel medesimo luogo nel quele giaccio scorreggiando ora, e tentavo di rispondere all´articolo del Benza sulle amiche. Non il film di Antononioni, bensí "le amiche". Noto con piacere che un boy dorme sul suo portatile. In questa sala, oltre ai computer standard messi a disposizione, ognuno puó far pervenire il suo notebook e collegarsi ad internet. Magari anche da noi fosse cosí.
A bomba: caro il mio Benza. Perché ti affranti. Le donne son poca cosa. "Ma perché non siamo nati tutti finocchi?"
Solo io lo so, ma ben so, altresí, altre cose. Come il fatto che ho appena scoperto un modo differente di mettere gli accenti. Ah! questi crucchi. Che popolo inesauribile che sono. Potessero morire tutti quanti! Comunque, caro il mio Benza, non so se sono io che puzzo, ma ora abbandoneró la postazione come ogni bravo capitano fa con la sua nave. Non devi affranterti. Sei erasmus. Prendila con piú...piú...boh. Insomma, che te frega? Il mondo é fatto cosí. C´é da sentirsi tanto soli e vuoti dentro, che neanche ce lo immaginiamo. Ed il bello sta che abbiamo solo 21 anni. Quanto vuoi vivere nella tua vita? Fino agli ottanta? Beh! ci stanno altri 59 anni abbastanza duri di sofferenze e negri in culo. E, poi, la vecchiaia é una brutta cosa. Pensa a quando saremo vecchi. Pffiú. Ma che cazzo.
Comunque le vesti di uomo che rassicura e conforta la gente non mi si addicono. Né ne son capace. Meglio quelle del diavolo. O del "porco", come simpaticamente mi chiama una mia affezionata. Ma questa é un´altra storia.
Mie cari, il braccio mi fa male.
Queste vetuste tastiere son peggio d´una palestra.
A presto, (spero!)
mie prodi (bella questa, eh!?!, Dariao???)!

Tre mesi volati.

Caro Darião.
Rispondo qui al tuo sms in quanto povero di credito telefonico ma ricco di esperienza.(Questo che c'entra? non lo so' ma suonava bene!)

Tre mesi son volati come i maledetti gabbiani portoghesi.
Gia' tre mesi. Ma fortunatamente non é nemmeno la metá del nostro Erasmus.
Ma diamo tempo al tempo.
Caro Darião.
Altra cosa mi ha fatto tornare in mente. Il classico conto alla rovescia per i giorni rimanenti di scuola. In questo caso di Erasmus.
Tra solo 8 giorni si torna in Italia. Triste e felice nello stesso istante. Ma é un momento- passerá.

Caro Darião.
Se ci riesco vengo a trovarti domenica. O comunque prima di partire.
Bacioni.

sexta-feira, dezembro 10, 2004

Marchet mon amour!

Buonasera a tutti amici vicini e lontani.
Come state? Io a tocchi, ma nonostante questo tiro avanti. La stanchezza incombe come le ultime due settimane di Erasmus (prima parte) e i lavori finali per i corsi.

Ah, il mercato rurale! Umile Bepin, cosa sarebbe la vita senza i mercati rurali! Ah, l'antico olezzo della merda di gallina! Viva il RE! A morte il RE!
Il mercato in questione si trova in quel di Barcelos, piccola localita' collinare nei pressi di Braga, ad un'oradi treno (diesel) da Porto. Ogni giovedi' questa aldeia semideserta si popola di strane persone. Provenienti dalle campagne circostanti, le vecchine portoghesi con i baffi si piazzano in un angolo della piazza principale di Barcelos per vendere i frutti che la terra ha dato loro.
"Menino compra as perinhas!"
La parte principale di questo mercato e' appunto quella rurale, di mercato ortofrutticolo vero e proprio. La cosa pero' non si ferma qui. Barcelos e' infatti uno dei piu' grandi mercati del Portogallo, ove si possono anche trovare:
-vestiti (anche usati)
-ceramiche
-attrezzi da giardino
-mobilia varia
-bigiotteria
-piante, fiori e alberi
-artigianato in legno
-animali (vivi o morti, dipende dai gusti)
-fiori
-pesce (ma poco)
-cazzate varie
-vestiario in pelle
-semi e bulbi
-e naturalmente, come in tutti i mercati, paccottiglia, che spazia dal Presepe piu' brutto del mondo, al mitico gallo portoghese (qui a Barcelos nacque la leggenda) in varie salse.

Cosa veramente tipica di questo mercato (ma anche del Portogallo in generale) sono le vecchine che ad ogni angolo (ma quanti angoli c'ha sto' mercato??) vendono le caldarroste. Naturlamente vecchine sempre coi baffi, da quelli non si scappa!). I prezzi sono modici: dalle 15 alle 20 castagne, 1 euro, 1 euro e 50. Se penso all'Italia mi vengono i brividi solo a ricordare i prezzi per le caldarroste a Roma!

L'aria che si respira e' una cosa a meta' tra il Mercato del Tuscolano, via Sannio e il mercato di Anzio, con l'aggiunta di un tocco di cultura (e prezzi) portoghese.

Una giornata stancante, sicuramente, ma nel contempo molto interessante e rilassante per certi versi. Sicuramente non sara' la mia ultima visita a questo mercato...


quinta-feira, dezembro 09, 2004

E dicesti, e dicesti e dicesti...

Le tue parole
quasi io non ricordo più,
ma nemmeno tu ricordi niente....

Ora dove sei e che gente
vede il tuo viso e ascolta
le tue parole leggere,
le tue sciocchezze leggere,
le tue lacrime leggere,
come una volta?

Che cosa dici ora
quando qualcuno ti abbraccia
e tu nascondi la faccia
e tu alzi fiera la faccia
e guardi diritto in faccia
come allora?

Ti ricordi?

Ti ricordi quei giorni?
I tuoi occhi si incupivano,
il tuo viso si arrossava
e ti stringevi a me nella mia stanza,
quasi un respiro,
poi mi dicesti "Basta,
perché non voglio guardarti,
perché ho paura ad amarti".
E dicesti, e dicesti e dicesti...

segunda-feira, dezembro 06, 2004

Paese che vai, amiche che trovi...

Amiche, compagne, donne, fidanzate, cagne, infami, amori...
Di donne ce ne sono tante. E come ogni buon uomo si e' sempre alla ricerca. Di cosa non si sa'. E' una entita', non e' qualcosa di preciso. e' un qualcosa di nascosto che sfrega con dolore sul cerebro del nostro inconscio. Sempre cercandola...
Succede poi che una volta trovata, lei non trova noi. O meglio, la trova ma in un altro modo.
Mi sto' abituando a queste situazioni, ma ancora faccio fatica a riconoscerle.
Adesso. Qui. Ho avuto la conferma un'altra volta di questo evento.
Pilar, quella ragazza catalana che mi piaceva tanto (e non solo fisicamente). Per lei, sono un grande amico. Punto.
Ancora una volta vengo eletto l'amico dolce da abbracciare e baciare senza aver problemi di fraintendimento. Non che questo mi faccia schifo! anzi, mi fa sempre molto piacere. Ma il fatto che questo avvenga molto spesso con delle persone particolari mi lascia con un po' di amaro in bocca.
Che dire? Continuiamo cosi'. Continuiamo a cercare. chissa' che un giorno non si trovi qualcosa in giro per il mondo...

Buonanotte.

domingo, dezembro 05, 2004

Fatalità

... libri di poesia
alberi di Natale
figli che mancate
amici di limpide serate
di essere puro, di essere sincero
solo ritornare
ad essere normale...

sábado, dezembro 04, 2004

Nostalgia!

E' in questo momento di fame che penso a voi. E ad un "aglio, olio & peperoncino" alle cinque di mattina. Qualche bottiglia di vino andata molto prima. E qualche stronzo. Pane e Nutella. E tanta fame. Tonino.