per ora, senza nome
Due corpi duri
è questo che chiamano
non è più amore
Un corpo pallido
ritrae a se
lacrime;
e sgorgano via
nei segni indelebili
di racconti tristi
di storie messe via
e finite
come un’acqua e anice,
già!
Una stanza,
in un albergo;
se si è viaggiato
non importa
via con la fantasia
che naviga
un espressione vaga ed incerta
con la chiave in mano
mentre fuori,
fra poco
sarà amore
nel ritornare
e baciare
e mentire
come sempre
come solo si deve.
Luna di marmellata
fingere
sotto le spoglie
di reliquie sacramenti
stelle e cielo
piangono
come il viso
di chi sa
che l’amore
è un’altra cosa.
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