a volte ritornano
appaio brevemente.
senza tecnologia
senza nulla
senza labbra che stringano il mio pene
senza peli sulle spalle
senza soldi nelle tasche
senza aria nello stomaco
senza storie per le dita
senza sole in terra altrui
senza tempo,
scorre via.
run, baby, run...
che mi trastullo
al capezzale
di tanti fogli
senza figli
che porgan appigli
nei navigli
delle illusiononi.
e queste rime
certo pesanti
un poco sporche
e vaneggianti
dicono solo
che il buio e´grande,
mi manca l´aria,
ma é giá tardi.
istanbul,
16.27